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Sentiero dei Landris fra cavità e fenomeni ipogei spettacolari

Sentiero dei Landris fra cavità e fenomeni ipogei spettacolari

Caratteristiche

  • Punto di partenza: Frisanco - Galleria bus del Colvera – (405m s.l.m.)
  • Percorso: Naturalistico
  • Difficoltà: Facile, per tutte le stagioni
  • Lunghezza: 3,20 km
  • Dislivello: 75 m
  • Durata: 1,15 h
  • Amici 4 zampe: si
  • Bike: si
  • Tipo di ambiente: Cavità, fenomeni ipogei, sottobosco
  • Segnavia: Pista forestale

Descrizione

I Landris sono grotte scavate nella roccia che si sono formate dall’erosione impetuosa del torrente Colvera e caratteristiche del fenomeno carsico qui molto evidente. Siamo nel comune di Frisanco, uno dei mille Borghi più belli d’Italia che fa da cornice alle Prealpi Carniche e dove si elevano il monte Raut (in friulano significa rododendro), un bastione di roccia e fiori e il monte Jouf che alimentano le acque del Colvera.

Itinerario. Da Maniago si prosegue in direzione Frisanco. All’uscita della seconda galleria svoltare subito a sinistra e parcheggiare l’auto (si può partire anche da località Fornasatte, un chilometro dopo la galleria, e si procede a piedi attraversando la borgata e poi tramite sentiero che ci porta a una passerella pedonale che attraversa il torrente Colvera). Da questo punto in poi il percorso si svolge su una pista forestale con andata e ritorno nello stesso posto. Siamo nella forra del Colvera di Jouf dove si raggiunge (in pochi metri) il vecchio Ponte delle Pignatte in cui si possono osservare gli imponenti e spettacolari fenomeni di erosione fluviale e non solo: la valle conserva ancora tracce, nelle grotte lungo il torrente, dei primi insediamenti umani della preistoria.

La carrareccia prosegue addentrandosi nel bosco fino ad arrivare ad uno slargo con le sorgenti di un piccolo affluente del Colvera per poi fare un giro ad anello che ci porta sotto le pareti arcuate del Landri Viert (significato di antro, grotta; viert sta per aperto, largo). Il sentiero, poi, sale con alcuni tornanti fino a raggiungere il piano superiore dell’incisione dove iniziamo a scendere fino nuovamente allo slargo iniziale. Ripercorriamo il tratto percorso all’andata e, oltrepassato il rudere, sulla destra prendiamo l’evidente traccia che porta, questa volta, al Landri Scur (grotta buia). Perlustrando l’area si possono osservare altre cavità minori (tutte censite e iscritte al catasto delle cavità naturali) e fenomeni ipogei che segnano la peculiarità di questa valle. Recentemente è stato inaugurato, dal ponte delle Pignatte ai Landris, un percorso botanico dedicato alla memoria di Adriano Bruna, maniaghese mancato un anno fa. Un amante della natura che negli anni Novanta fu tra gli scopritori, assieme al botanico triestino Livio Poldini, della Daphne blagayana, una specie di orchidea che cresce solamente in Val Tramontina.

Borgo

Vista a 360° (partenza)

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